Le case Martina a Farla di Majano

Martedì 14 ottobre 1862 Giuseppe Martina è a Udine nello studio del notaio Giacomo Someda, il palazzo d’angolo tra Via Vittorio Veneto e Via Manin, per acquistare per sé e il fratello Valentino, assente ma persona nota al notaio, i seguenti beni in loc. Farla di Majano di proprietà del sig. Antonio Marpillero del fu Gio Paolo domiciliato in Udine:
una casa colonica in mappa al n.1892, l’orto della casa in mappa al n.1893 e i terreni in mappa ai nn.2570, 2629, 2633, 2634, 2635 e 2636, il tutto per la modica somma di Austriache Lire 16.500.
Erano presenti alla vendita i testimoni Giovanni Francesco Felice Turchi fu Gaspare, nato nel 1825 a Udine, e un fabbro di Tarcento, Carussio Luigi fu Domenico.
Era quella di Farla una casa colonica di tre piani con terreno e granaio, adibita ad abitazione e ripostiglio degli attrezzi rurali e dei vasi vinari; confinava ad est con un fabbricato simile; a circa otto metri c'era la stalla, l’aia con sopra un fienile e il porcile con soprastante pollaio; nella corte c'era anche un deposito stramaglie e attrezzi in genere.
Come ci siano finiti a Farla di Majano Giuseppe e Valentino è un mistero, ma il 15 aprile 1870 i due acquisteranno da Bortolo Del Missier per Lire 3.825 un terreno ed altre due case, una dominicale ed una “uso bigattiera” (locale attrezzato per l'allevamento dei bachi da seta), proprio di fronte alla casa colonica.
La storia delle case di Farla merita un capitolo a sé per lo più da collegare alla vita dell’Ispettore forestale Giuseppe Enrico, secondogenito di Valentino Luchet.
Il 26 febbraio del 1911, l’on. Luzzatto, ex garibaldino, tra i Mille di Quarto, testimone oculare dello storico incontro di Teano nonché relatore della legge che dichiarò il XX settembre festa nazionale, prima di recarsi al Municipio di Majano ove era atteso in visita ufficiale, passa alla casa di Farla per salutare Enrico.
La casa colonica è balzata agli onori delle cronache del primo dopoguerra per un episodio di eroismo: il sergente mitragliere Angelo Zampini, originario di Città di Castello, ci si piazzò davanti fermando da solo l’avanzata austriaca per più di un’ora. Il corrispondente della Patria del Friuli commenta così il 22 febbraio del 1927: entro in paese e non senza commossa riconoscenza rileggo le parole scolpite nel marmo murato su una casa colonica del cav. Enrico Martina. Qui, solo contro le irrompenti schiere nemiche, il sergente mitragliere Angelo Zampini da Città di Castello fieramente resistette e per l’onore d’Italia, sdegnoso di salvezza, eroicamente morì il 30 ottobre 1917. Uno fra i giorni tetri seguiti alla nefasta Caporetto. Il prode mitragliere, benché solo rimasto in Farla a contrastare l’avanzata dei pattuglioni avversari, scelto il suo posto ad una curva di muraglia, ridossato a un angolo del muro, non abbandonò l’arma fedele, e sparava sparava senza tregua, finché taluni dei nemici, lasciata la strada ove i loro compagni venivano falciati, raggiunsero attraverso i campi la torre della Chiesa e di là dietro fulminarono l’impavido difensore.
Questo fatto è riportato anche da Chino Ermacora nel 1930 in Vino al Sole, "Il Carroccio di Farla", e in un articolo del Corriere della Sera del 7 novembre 1933 a firma Cesco Tomaselli.
Nella casa dominicale ebbe luogo nel 1925 un suntuoso ricevimento in occasione del matrimonio della figlia di Enrico, Anna Maria, con l’ufficiale di artiglieria Gaetano Fenizia.
La proprietà di Farla venne divisa nel 1901 tra Valentino Sium e il fratello Enrico, eredi di Valentino Luchet, morto a Chiusa il 23 novembre 1900.
La parte di Valentino Sium, la casa colonica e diversi terreni, fu successivamente venduta dai figli il 5 aprile del 1934 a Natale De Monte per 115.000 Lire.
Le case Martina di Farla furono gravemente lesionate dal terremoto del 1976 e vennero in seguito demolite.

Il contratto di acquisto della casa colonica in loc. Farla di Majano, in mappa al n.1892, del 14 ottobre 1862
Il contratto di acquisto della casa dominicale del 15 aprile 1870
La casa dominicale e, a sinistra, la casa colonica
Il giardino della casa dominicale
La fam. dell'Ispettore Forestale Enrico Martina nella casa di Farla
Il focolare della casa Martina di Farla di Majano

Trattoria F.lli Martina - Via Roma, 38 - 33010 Chiusaforte ( Ud) Italia

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